Sono molte le cose che rendono questo spicchio d’Italia inconfondibile: le strade di ciottoli, affiancate dai caldi e accoglienti portici, che conducono sino al Duomo e alla Piazza Grande, lungo la via Emilia, antica via del console romano dal mare a Bologna, a Modena, sino a Parma e poi oltre Piacenza.
Sono i profumi
delle cucine delle nonne, ma anche dei più grandi chef internazionali,
in una città dove la semplicità di un luogo in cui ancora ci si dà del
tu si lega ai più straordinari prodotti della meccanica: dove l’ingegno
degli artigiani ha saputo piegare al bello ogni materiale, dalla soffice
sfoglia del tortellino alla lamiera con cui vestono di giallo e di
rosso i sogni più potenti del mondo, secondo lo storico motto di Modena –
Avia Pervia, rendiamo facili le cose difficili.
Ancora, è
lo speciale amore per la vita provato dai suoi abitanti a farne la
patria dei più straordinari interpreti lirici – Luciano Pavarotti è
assurto, da qui, alla fama universale.
È, questa, la terra di un aceto così dolce e squisito da essere definito balsamico, un unicum in tutto il mondo.
È
il luogo in cui la fede per la Cultura si sostanzia in una tra le più
antiche Università del mondo, che convive con un’altra scuola, tra le
più prestigiose d'Italia: l’Accademia Militare.
E,
come il resto d’Italia, Modena è bellissima ma anche fragile; lo
abbiamo vissuto durante il terremoto che l'ha scossa lo scorso maggio e
sotto la cui minaccia ancora vive.
Ecco perché
mettere in salvo oggi e per sempre il busto di Francesco I, il più
grande dei Duchi d’Este, rappresentato dal più grande degli scultori,
Gian Lorenzo Bernini, costituisce un importantissimo segno di rispetto
verso l’intera città e il suo patrimonio artistico, prostrato dal
sisma.
Il busto del Bernini è il simbolo della Galleria
Estense di Modena, ad oggi a causa del terremoto purtroppo chiusa e in
attesa di interventi di ripristino.
Perché quest’opera possa
nuovamente essere esposta al pubblico è necessario tutelarla da
eventuali ulteriori fenomeni sismici in una zona che ne è fortemente
soggetta.
Una appassionante campagna di crowdfunding, come
mai prima d’ora estesa a tutto il mondo, è volta a reperire i fondi
necessari per la costruzione della base antisismica che preserverà
un’opera scultorea di fondamentale rilevanza storico-artistica.
Il
crowdfunding è un processo di finanziamento dal basso teso a mobilitare
una moltitudine di persone verso uno specifico progetto. È un processo
collaborativo che parte dalla piccola donazione per costruire, insieme,
qualcosa di grande, verso un bene comune, secondo lo spirito che da
sempre distingue queste terre.
Il progetto di
raccolta fondi online a sostegno della Galleria Estense di Modena si
inserisce in un’importante iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e
dell’Ambasciata italiana a Washington: l’Anno della Cultura Italiana
negli Stati Uniti.
Tutte le principali Istituzioni Culturali e
molti Partner privati, Sponsor, Università e Istituti Italiani di
Cultura sono coinvolti nel diffondere la conoscenza di questa campagna,
attiva sino al 3 giugno 2013 su questo sito.
È
davvero un network importante quello che si sta creando per aiutare i
beni del nostro Paese a essere preservati per le nuove generazioni ed
esposti sin da oggi in tutta sicurezza. Questo non può che essere un
ulteriore stimolo per tutti i cittadini del mondo a prendere parte
attiva all’iniziativa.
Confidiamo che tutte
le realtà e i singoli sensibili alla fragilità dei beni artistici e
paesaggistici del nostro Paese possano unirsi in una sola voce e
promuovere questo ambizioso progetto: l’obiettivo di raccolta per
l’Italia è fissato in trentamila euro. Per ogni donazione è prevista una
ricompensa, generosamente offerta da alcune grandi aziende italiane: si
tratta di eccellenze del Made in Italy che verranno inviate
direttamente al domicilio del donatore. Tutti coloro che avranno donato
oltre 50 Euro potranno avere il proprio nome inciso direttamente sul
piedistallo antisismico dell’opera di Gian Lorenzo Bernini esposta alla
Galleria Estense di Modena!